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Il progetto della Misericordia di Arezzo a sostegno di famiglie bisognose ha compiuto quattro anni. Ed è in costante crescita. Ecco il bilancio provvisorio di un’attività di volontariato in continua evoluzione.
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Il progetto della Misericordia di Arezzo a sostegno di famiglie bisognose ha compiuto quattro anni. Ed è in costante crescita. Ecco il bilancio provvisorio di un’attività di volontariato in continua evoluzione.
Il noto gruppo dei clown dottori della Misericordia di Arezzo vara una serie di proposte alternative alle solite bomboniere per promuovere il valore terapeutico del sorriso.
Sabato 11 maggio si è svolto un altro dei periodici corsi di disostruzione pediatrica tenuti presso la Misericordia di Arezzo, anche questo al completo di prenotazioni. Una formula di successo del volontariato di relazione e di vicinanza ai bisogni di persone e famiglie.
Nasce come costola del più organico “Corso per soccorritori di livello avanzato” dove è presente un’ampia sezione dedicata alla rianimazione e defibrillazione in età pediatrica.
Si è tenuta secondo quanto preannunciato l’assemblea Generale Ordinaria dell’Arciconfraternita della Misericordia di Arezzo all’insegna di un clima di intensa e partecipata coesione.
È il progetto d’area comunale con cui la Misericordia di Arezzo informa, sensibilizza e orienta i giovani delle scuole superiori verso la conoscenza e la pratica delle tante attività di Volontariato.
Qual è il processo di avanzamento di questo ambizioso progetto di “educazione all’aiuto” estesa alla popolazione più giovane tramite le scuole. Un progetto di volontariato di relazione che avvicina i più piccoli. Affinché diventino adulti migliori.
Misericordia di Arezzo dà vita a un’altra iniziativa di volontariato di relazione presso la cittadinanza aretina: incontri di divulgazione sulle molteplici attività che svolge, sia in campo socio-sanitario sia sotto il profilo dell’assistenza tramite opere caritatevoli. Stavolta le realtà coinvolte in prima persona solo le parrocchie.
Innovativo corso (gratuito) di “pedagogia della salute” per gli operatori, aperto a tutta la cittadinanza. Gli assistiti hanno bisogno di sentirsi considerati e compresi